Monthly Archives: marzo 2020

LE INCOMBENZE E LE FRUSTRAZIONI DEL CORONAVIRUS…

Il Coronavirus ha preso le prime pagine dei giornali per settimane e i media tradizionali si sono concentrati sui numeri di contagiati e di morti che questo virus ha mietuto in questo periodo. Noi invece vogliamo concentrarci sulle vittime più che sui numeri, perché non è un segreto il fatto il covi19 ha colpito molto più gli anziani che le altre categorie di persone, e le amministrazioni pubbliche stanno reagendo come possono convergendo le forze la dove c’è una concentrazione di anziani spesso con problemi di salute e quindi molto fragili da un punto di vista immunitario: le classiche case di risposo.
Questa non è una storia di maltrattamenti o di palesi disservizi di strutture che devono essere integerrime nell’esercizio delle loro funzioni, ma di decisioni prese dai vari direttori sanitari tese al mantenimento della salute non più solo e soltanto dell’anziano ma anche della sua famiglia; e gli interventi sono stati vari e tutti focalizzati a non permettere il propagarsi del Coronavirus nelle strutture, dunque tra le persone che lì alloggiano, e all’interno delle famiglie degli ospiti. Ovviamente parliamo di interventi palliativi in quanto questa emergenza sanitaria, per diffusione e morti, non ha precedenti in tutta la storia moderna. Ogni aspetto della nostra vita ha rischiato di venir rivisto e modificato purtroppo ci sono persone che hanno vissuto in prima persona questa emergenza: gli anziani. Le case di risposo sono state soggette a restrizioni sia per quanto riguarda le visite dei famigliari, ad esempio limitate a una visita a ospite in Liguria, fino alla chiusura della struttura all’esterno come successo a Cremona. A Bergamo ad esempio un volontario nella casa di riposo di Zogno è risultato positivo al Coronavirus ed è scattata subito la procedura di monitoraggio del contagio con tamponi sia per gli operatori che per gli anziani.
Come sempre gli anziani sono al centro delle nostre cronache e dei nostri post perché dopo una vota di lavoro e di sacrifici non meritano assolutamente l’abbandono specialmente perché è la categoria più a rischio della nostra società non solo per la cronaca locale ma anche per le notizie che hanno avuto e, purtroppo, stanno ancora avendo rilevanza mondiale.
Nella zona di Roma nord nei paraggi della via Cassia, dove c’è la casa alloggio “Madre della Consolazione” a Le Rughe nel comune di Formello, dove da sempre adottano il programma di protocollo preventivo, poi per quanto riguarda nel campo alimentare come la preparazione dei pasti, l’HACCP e il loro pane quotidiano. La buona prassi, il buon senso e la prevenzione è l’arma vincente in questi casi, e qui è ciò che abbiamo trovato.
Alessandro C.

Badante chiude anziana in cantina a Nichelino: i lamenti della donna allarmano i vicini “

Aveva chiuso a chiave un’anziana in cantina. E’ stata arrestata. I carabinieri, dopo una segnalazione arrivata al 112 che riferiva di lamenti di una donna anziana provenire dal vano cantine di un condominio, sono intervenuti e hanno scoperto che la badante – 46 anni, di origine romena – aveva chiuso a chiave, in cantina, la donna che accudiva, per poi tornare dopo diverse ore.
Badante chiude anziana in cantina a Nichelino, Torino
E’ successo a Nichelino, cittadina in provincia di Torino. Da una prima ricostruzione, fatta grazie alle testimonianze di alcuni vicini di casa, nei giorni scorsi tra l’anziana e la sua badante ci sarebbero stati numerosi litigi. La vittima è ora in discrete condizioni di salute ed è stata affidata ad una casa di riposo nell’hinterland torinese. La donna, 63 anni, ha riferito che tale episodio si era verificato anche il giorno prima, per tutta l’intera giornata.
La badante è stata poi arrestata per sequestro di persona. Un particolare importante alla base dell’arresto riguarda le chiavi dello scantinato che sono state trovate in possesso della badante e grazie alle quali i carabinieri sono riusciti ad aprire la serratura senza doverla scardinare.“      Roma Today 22-02-2020
Il recente avvenimento sempre a danni di anziani (noi per motivi di spazio ne inseriamo solo alcuni) ci fornisce un ottimo “assist”, per usare un temine sportivo, cioè quello che è successo a Nichelino (To) per fortuna andato a buon fine per l’anziana. Riceviamo non poche telefonate di richieste di aiuto, ma ovviamente non possiamo essere ovunque. Per tornare sull’articolo la selezione del personale è enormemente importante. Il rischio di affidarsi alle prime sensazioni è enorme. Per questo le persone che chiedono un nostro intervento sono soddisfatte e vivono molto più tranquille con il personale ad essi fornito. A Nichelino poi le forze dell’ordine come prassi, è quella di affidarla se non alla famiglia di origine, ad una casa di riposo.
Speranza Giovane può sopperire a tutto queste difficoltà, ricerca di personale sicuro come badante, nonché della casa alloggio. Le persone che fanno visita alla casa, rimangono soddisfatte dell’accoglienza e dei servizi che fornisce. Inoltre l’ambiente famigliare è sempre pronto a soddisfare i bisogni personali di ogni anziano ospite.

Alessandro C.